Simona Snider

Colore, energia, armonia, equilibrio.

L’energia irradiata dallo spettro della luce visibile e dalla lunghezza d’onda dei colori che percepiamo in modo mutevole, da ritmo e fascino alla ricerca artistica e personale di Simona Snider. Articola l’evoluzione dinamica dei nastri cromatici che l’artista dispiega nello spazio lirico, delle loro potenzialità e delle nostre percezioni, liberando l’energia che muove gli istinti e innesca le emozioni. In sintonia con l’aura di meraviglia e mistero che l’effetto ottico naturale dell’arcobaleno, continua a esercitare su umore e salute, religioni antiche e culture moderne, nonostante le origini e le cause del suo fenomeno atmosferico, siano ampiamente spiegate dalla scienza.

 

Il gesto, fluido e immediato, che caratterizza ogni variazione della pratica pittorica di Simona Snider, vibra alla frequenza delle scie di luce nella calle Veneziana e della natura d’inverno in Engadina, del Ghiacciaio a rischio del Morteratsch o dei cieli di Roma. Elabora l’astrazione del cielo, dei paesaggi o delle onde del mare, insieme alle cromie e i movimenti sinuosi di certe foglie, plancton e meduse che ne illuminano gli abissi. Nella sintesi più autentica della percezione, indaga istintività e complessità di visioni organiche, mutevoli, come la grammatica visionaria che le investe prima del ragionamento, elaborando la metamorfosi della forma e delle sue potenzialità. La fluidità che accomuna tutti gli elementi vegetali, umani e minerali. Visioni primordiali del fantasmagorico, fedeli alle manifestazioni profonde della natura, come il colore reale e la luce che interagisce con la materia, creando nuove armonie cromatiche.

 

Ripartendo dal ruolo che il colore gioca nel mondo naturale e nella società delle immagini, con la sua capacità di narrare, organizzare, sedurre, valorizzare, distinguere, mostrare e nascondere informazioni, l’artista lavora sulla meravigliosa capacità dello sguardo di percepire il colore in milioni di modi diversi, aprendo la visione del mondo a nuove possibilità di esplorazione e di scoperta. Nuovi spazi di libertà ed equilibrio. Riconnettendo lo sguardo con la vastità della natura, a livello spirituale, riconfigura anche le potenzialità del nostro ruolo nell’ecosistema e del modo di costruire, alterare e dissolvere la memoria collettiva, mentre riflette sul suo valore e il senso del presente.

 

La ricerca di armonie cromatiche, impressa con acrilico su carta, tela e sulla natura di ogni superficie, con oscillazioni dalla valenza ipnotica, anima la sintesi di forme organiche e paesaggi emotivi, insieme a quella di tracce, sensazioni e suggestioni. Tracce di un tempo dissolto dall’inatteso dialogo con la complessità dell’esistenza e il suo tessuto emotivo. L’astrazione, scelta come linguaggio per trascendere la forma e attraversare la dimensione delle emozioni, libera l’essenziale dal superfluo, mai dall’energia del colore, la mistica della natura e la metafisica della visione. Esplora la nostra relazione con la dimensione del naturale e del soprannaturale, insieme al bisogno di riconnettersi a risorse energetiche e spirituali, trascurate dal ritmo vorticoso del contemporaneo. Sollecita l’importanza di recuperare l’equilibrio interiore, con l’energia dell’armonia spirituale infusa da quella cromatica, per riconnettersi con la natura di sé e del mondo.

L’essenza stessa del linguaggio in continua evoluzione di Simona Snider, risveglia l’urgenza d’investire la ragione di sentimento e gli aspetti più materialistici dell’esistenza di spiritualità. Diventa stile di vita e approccio artistico, con la passione per la pittura sbocciata come il primo amore, coltivata con l’esplorazione di tecniche, correnti e teorie, senza mai perderne di vista la sfera emotiva e la sua poetica. Lavorando con l’energia e la percezione del colore che ha già guidato uno sciamano dell’arte e padre dell’astrattismo come Vasilij Kandinskij, o la capacità di sintesi e la ricerca della sacralità di Paul Cézanne. Il sacro che neanche la religione riesce a contenere, capace di rigenerare anche la ragione. Quello che vibra all’incontro con la dimensione sconosciuta di sé e del mondo. Per infondere forti valenze spirituali alla sua esperienza artistica e toccare gli stati d’animo più profondi, Simona Snider segue il ritmo della composizione e combinazione di forma e colore. Il moto necessario all’equilibrio interiore di mente, corpo e spirito, di ogni funambolo del contemporaneo. Facendo tesoro delle teorie sulla percezione del colore e l’inganno visivo che colpisce l’occhio con la complicità del cervello, lavora sulla scomposizione dello spettro di colori della luce e la loro complessa dispersione ottica o cromatica, determinata da angoli di rifrazione differente. Ne amplifica gli effetti e le suggestioni, a partire dall’intuizione esemplificata da Isaac Newton già nella seconda metà del XVII secolo, con l’esperimento del prisma triangolare, usato per scomporre e ricomporre i colori di cui è composta la luce bianca. Celebre quanto quello che da cinquant’anni, ne simula l’effetto sulle vibrazioni musicali dei Pink Floyd, dalla copertina dell’album “The Dark Side of the Moon” (1° marzo 1973).

 

Usando le vibrazioni del colore come quelle musicali, Simona Snider ne esalta l’armonia e la bellezza della complessità, insieme alle varianti determinate da sensazioni e mescolanza, la luminosità della complementarietà e l’equilibrio della simmetria tra le forze. Il moto quasi ipnotico delle sue opere, esprimendo il non detto per conoscerlo, come fanno i poeti e i filosofi, restituisce attenzione alla percezione del colore che diamo per scontata, quanto l’interazione con la materia che colpisce e le risorse energetiche che esercita sull’equilibrio interiore. Invita a riflettere sulla potenza e valenza che le armonie cromatiche e spirituali, possono esercitare sul ritmo accelerato dell’informazione, trasmessa visivamente e a colori, al flusso liquido della contemporaneità.

Simona Marani

 

Biografia

Simona Snider (1976), porta avanti la sua ricerca artistica nello studio di Bergamo Città Alta. La passione per la pittura ne segna l’esperienza formativa, dal liceo artistico alla bottega di diversi maestri. Il temperamento e diversi corsi di specializzazione, contribuiscono a estenderne l’orizzonte di ricerca, spaziando dalle tecniche di doratura e decorazione ornamentale barocca alla fotografia. Lo studio della percezione del colore e delle teorie di Newton, Chevreul, Itten o Kueppers, fa il resto. Le tecniche di disegno e pittura a olio, attente alla connotazione simbolista, finiscono per abbracciare l’astrazione, insieme alla ricerca di armonie cromatiche connesse all’energia di quelle spirituali, l’armonia interiore toccata dall’opera interminabile della visione. La sua opera esposta in Italia e all’estero sin dal 1996, più recentemente ha toccato l’Affordable Art Fair Milano con la galleria Bianchi/Zardin nel 2020; l’Italian Vanity Art Exhibition presso l’International Studio of Art & Galleries di Dubai e Imago Ars di Venezia nel 2021; la Galleria I Leone di Roma, con la mostra d’arte contemporanea “Non servono parole” e la Pro Biennale di Venezia nel 2022; L’evento “Donne in Luce” nello storico complesso del Pio Sodalizio dei Piceni di Roma a marzo 2023.

Simona Snider

Studio artistico, Bergamo Città Alta.

E-mail: info@simonasnider.com

Sito Web: www.simonasnider.com

Instagram: @_snider_artist

Facebook: @sniderartist