“Memorie dell’Essere”

Le mie opere rappresentano dei nastri che scorrono attraverso lo spazio e simboleggiano le proprie immagini mentali, su cui sono impresse una sintesi di un’emozione, un paesaggio, un ricordo, una persona cara e tutto ciò che ci colpisce nell’anima.

I nastri racchiudono in sé tre aspetti fondamentali.

Una prima fase di OSSERVAZIONE della natura per ciò che concerne i colori e la sua essenza, ricostruendo da ciò le armonie cromatiche che l’universo ci offre in modo specifico. Mi piace osservare le leggi della fisica inerenti alla luce che interagendo con la materia, in base al colore irradiato dalla luce stessa, muta tutte le cromie del paesaggio come se fossero in simbiosi. Formando così una danza in piena armonia.

Il ricercare e il trovare questo equilibrio nell’essenzialità del colore, diventa una forma di terapia interiore e di estroversione verso il mondo, che mi porta a percepire meglio l’ambiente intorno a me e a vivere in maniera più armonica, perché mi aiuta a trovare una sintonia tra mondo esteriore ed interiore.

L’individuo cerca sempre una compensazione in maniera istintiva, è per questo che molte persone si fermano ad ammirare i tramonti, trovando in ciò un senso di pace. Perché i colori opposti contenuti nel cielo in quel momento si compensano e sono in perfetto equilibrio.

SINTESI

In questa fase da un’analisi del colore reale e delle relative armonie cromatiche presenti nella natura, nasce dentro di me una sintesi di questi paesaggi, ricordi e ispirazioni; colgo da essi solo la parte più essenziale e sentita escludendo il superfluo.

Questa sintesi è la risultante della nostra capacità di percepire l’essenza, l’aspetto vero sentito, tralasciando ciò che appare delle cose.

Mi piace pensare che possa diventare una routine per tutti il fatto di abituarsi ad estrapolare una sintesi autentica nei vari aspetti della vita, per salvaguardarsi e far andare bene le proprie attività facendo scelte che portino a una maggior sopravvivenza in ogni aspetto della vita.

ENERGIA

Da questa sintesi nasce l’immagazzinamento di queste esperienze.

Ecco che quindi i nastri in movimento sono la memoria e la rielaborazione delle onde elettromagnetiche contenute nella luce, che portano in sé l’energia che tutte queste emozioni hanno generato, che rivivono dentro di noi e che hanno il potere di influenzarci anche a distanza di tempo, quando qualcosa le richiama. Ricordano dei fotogrammi che insieme a infiniti fotogrammi compongono la pellicola della nostra esistenza, liberate da forme prestabilite e approdate alle cromie in movimento.

Penso che la corretta teoria del colore, studiata a livello scientifico, possa diventare patrimonio di tutti, partendo da un’adeguata educazione scolastica per capirne meglio le caratteristiche fondamentali e per dare la giusta importanza alla percezione dei colori nella vita di tutti i giorni.

Questo perché? Perché la sua conoscenza può veramente aiutare la vita di tutti, apportando nel comportamento di ognuno un equilibrio spirituale che è insito nella teoria stessa.

I colori sono le note musicali della luce, ognuno con la sua lunghezza d’onda e con le proprie assonanze e complementarità. La luce permeando la terra e avvolgendola come in una pellicola sottile, lascia alla materia il compito di trasmettere quale colore svelare. Si crea così una danza in piena armonia in questo mondo così caotico, che attraverso la percezione visiva riusciamo a scorgere, come riusciamo grazie alla risoluzione dei nostri occhi a mescolare il colore quando viene posto strettamente uno accanto all’altro.

Come avviene ad esempio anche nella pittura Divisionista, dove c’è stata la necessità di dividere il colore al posto di procedere per mescolanza, lasciando così trasparire una verità coloristica più vivida e più pura. La luce viene scomposta per essere rivelata e non più unita tramite mescolanza. Se dal reale dobbiamo scorgere una realtà più intrinseca, più autentica, più simbolica e più poetica anche la tecnica deve rivelare questa apparenza della mescolanza, per arrivare alla poesia e alla magia dell’anima delle cose.

In conclusione, secondo me avere maggiore padronanza del colore in ogni sua forma e uso (pittorico, moda, design, ecc..) induce a una estroversione di attenzione verso il mondo attorno a noi, vivendo di più il qui e ora. Distaccandoci così dai pensieri fissi o routine che ci limitano.

Da ciò ne deriva una maggiore capacità di sintesi e di elaborazione delle situazioni, come pure un rafforzamento personale di abilità, vivendo inevitabilmente in maniera più creativa e quindi con ricordi e immagini mentali più positive che negative, portando la mente ad un assetto propositivo verso la vita e ad essere più equilibrata.

“Mi piacerebbe spiegare quel tocco di divino che c’è nella luce, renderlo reale e scomporre i suoi segreti, così che possano essere ricreati e usati da qualsiasi persona a piacimento “. 

“Una tela bianca che simboleggia la luce del creato, sulla quale passa un mio frammento di vita, frammento di luce che vibra, nastri di emozioni impressi nella mente”.

                                                                                                                           Simona Snider 

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